Emergenza sanitaria e volo libero

Qualche ora dopo aver pubblicato la sospensione delle nostre attività, è stato emesso il nuovo DPCM che di fatto ferma tutta l’Italia fino al 3 aprile, consentendo gli spostamenti solo per ragioni ben chiare e definite.

Sempre da ieri, 9 marzo 2020, FIVL ha deciso la sospensione dell’XContest Italia, sia per quanto riguarda il contest nazionale che per i sub-contest locali, per motivi di carattere civico, sportivo e pratico.

Questo pomeriggio è pervenuta anche una circolare ufficiale dell’Aero Club d’Italia in cui si precisa che:

L’attività di volo del singolo socio risulta anch’essa soggetta all’osservanza delle norme governative vigenti in tema di limitazioni agli spostamenti, al pari di quella via terra, che presentano eccezioni solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute.

Non ultima è la notizia che gran parte dei piloti della squadra italiana di parapendio non parteciperanno alla prossima Superfinale di Coppa del Mondo, che si terrà in Brasile dal 24 marzo al 4 aprile. Alcuni dei nostri piloti sono già in Brasile da qualche settimana e quindi per loro la situazione è diversa, ma chi ha dovuto decidere se partire o meno alla volta del Brasile ha basato le proprie scelte facendo appello a un profondo senso civico e morale. La paura NON è arrivare in Brasile ed essere contagiati ma andare in Brasile e portare – forse – con sé il virus, mettendo a rischio la salute di altre persone, altri piloti.

Esortiamo quindi tutti i soci dell’AeC Lega Piloti e tutti i piloti che ci leggono e che ci seguono a NON volare finché questa emergenza non sarà rientrata.
Oltre agli aspetti stabiliti dal DPCM, c’è un altro aspetto che non deve essere sottovalutato e sul quale chiediamo a tutti di riflettere e di agire di conseguenza.

Andare a volare in questo momento non solo significa spostarsi (cosa che comunque non è previsto si possa fare), ma anche creare potenziali disagi a se stessi e agli altri.
Avere un qualunque inconveniente in fase di decollo, atterraggio o in volo che richieda l’intervento di mezzi di soccorso o, ancora peggio, che richieda di poter usufruire di cure di primo soccorso o specialistiche significa mettere ancora di più in difficoltà e sovraccaricare inutilmente il nostro sistema sanitario, impegnato in questo momento in ben altre emergenze.

Pertanto ragazzi… facciamo responsabilmente la cosa giusta, per noi e per gli altri: mettiamo para e delta a riposo, in attesa di riprenderci il nostro cielo alla fine di questa emergenza.

#iorestoacasa #stopcovid19